Google fornisce alla polizia i dati degli utenti vicini ai luoghi di particolari crimini

Se ti dovessi trovare nei paraggi di un crimine appena commesso, potresti ritrovarti con i tuoi dati personali sequestrati dalla polizia con l’aiuto di Google. Ecco i dettagli.

Sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, la polizia ha chiesto e ottenuto da Google i dati di tutti gli utenti che si trovavano nei pressi di zone in cui erano avvenuti dei particolari crimini. Grazie a questi dati, la polizia può sapere chi si trovava nei paraggi mentre venivano commessi quei crimini, andando quindi a facilitare le indagini.

Questo rilevamento della posizione offerto da Google può quindi essere utilizzato per individuare i sospettati o anche dei potenziali testimoni. Anche nei casi in cui il GPS è disattivato nelle app di Google, è ancora possibile capire dove si trova una persona sfruttando le connessioni Wi-Fi o la rete cellulare.

Google non ha commentato i dettagli di questo report, ma ha affermato che “Abbiamo una procedura consolidata che determina il modo in cui le forze dell’ordine possono richiedere dati sui nostri utenti. Esaminiamo attentamente ogni richiesta e le respingiamo sempre quando sono eccessivamente generiche”.

Secondo un portavoce del dipartimento di polizia di Raleigh, i dati degli account richiesti riguardano non solo gli utenti Android, ma chiunque utilizzi le app Google, anche su iOS. La polizia richiede a Google di rilasciare le coordinate della posizione con timestamp per ogni dispositivo che ha attraversato l’area, ma in casi estremi vengono richieste anche altre info come note utente e date di nascita.

Questa vicenda fa emergere di nuovo l’annoso problema tra tutela della privacy e sicurezza pubblica.

HotAcquista iPhone 15 su Amazon!
News